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Gent. dott. Biazzo. Chi le scrive è un membro del CPS di Avellino - Coordinamento precari scuola di Avellino e provincia.Nella sua carriera ha dato voce a tante informazioni, vicende, storie, eventi. In questa occasione le chiediamo di dedicare la sua autorevole attenzione ad un dramma che in queste settimane si sta abbattendo su quasi seicento famiglie di altrettanti precari della scuola irpini. Il termine "precario" oggi appare come sinonimo di chi ha l'abitudine (certamente molto italiana) di accampare diritti con una certa disinvoltura, magari non giustificati dal proprio impegno, dovere lavorativo, dal tempo dedicato.Noi precari avellinesi ed irpini, come tutti i precari della scuola italiana, siamo persone che da 5 - 10 - 15 - 20 anni, con varie vicissitudini, varie storie, stessi sacrifici (tanti), hanno prestato il loro servizio nelle scuole irpine con le stesse modalità, stesse qualifiche, stesse responsabiltà, stesse competenze professionali dei nostri privilegiati colleghi di ruolo ma con una sostanziale differenza: assunti (almeno per gli ultimi 10 anni e più) il primo di settembre, licenziati il 30 giugno (31 agosto i più fortunati), riassunti il primo settembre e ri-licenziati il 30\6 - 31\8, ogni anno; raggiungendo le sedi scolastiche più disparate, macinando tanti chilometri, illusi ogni anno dalla mancata stabilizzazione. E nel contempo accumulare il punto, il prezioso punteggio in graduatoria; vedersi superati in graduatoria dall'ingiustizia; sfiorare di nuovo l'agonata stabilizzazione, vedere sparire i preziosi posti disponibili dalla puntuale invalidità di questo o di quell'altro. E poi i precari "più giovani" quelli che hanno speso fior di soldi, energie per i vari corsi di specializzazione all'insegnamento ( altro grande affare economico ) e che hanno fatto dei veri e propri tour de force, in termini di tempo, soldi e chilometri, tra il servizio a scuola (oggi più che mai impegnativo), lo studio per questi ed altri corsi, gli impegni familiari.
Tutto questo siamo noi, i precari della scuola...
Certo, bisognerebbe parlare anche di istruzione, di alunni e non solo di precari. Ebbene, ciò che sta accadendo a noi è il risultato della stessa logica che sta smantellando la nostra scuola statale, che sta mutilando tanti piccoli paesini d'irpinia di quella che è forse la loro risorsa più preziosa: la loro scuola. Mi riferisco ovviamente alla soppressione dei plessi ma anche alla riduzione delle ore di insegnamento. Si vuole ridurre la spesa e quindi si tagliano le ore per gli utenti: gli alunni.
Beninteso, questa logica non è affato nuova e tantomeno inattesa, visto che già la precedente riforma Moratti prima e la gestione Fioroni dopo, avevano iniziato con questa prassi. Adesso, invece, leggendo il ddl n°953 elaborato dalla VII commissione cultura, si comprende il vero intento, il disegno definitivo: l'aziendalizzazione scolastica, una delle ultime grandi privatizzazioni del nostro paese.
Noi precari viviamo questo doppio "tradimento", come cttadini e come docenti precari.
L'informazione nazionale evita di parlare adeguatamente di questa grave emergenza, limitandosi a riferire delle trovate leghiste sul dialetto, generosamente elargite da politici come Bossi, con il chiaro intento di offrire un "diversivo" che metta in secondo piano il dramma dei precari e della scuola. Da alcuni giorni, due precari di Palermo hanno iniziato lo sciopero della fame, a Benevento alcuni di loro sono sul tetto dell' USP (l'ex provveditorato), in molte città vengono effettuati dei sit in davanti ai rispettivi USP, a Napoli i precari hanno occupato il loro USP e sui giornali niente di niente! Per non parlare dei telegiornali.
Sperando in un suo sostegno ed in un suo autorevole intervento nelle sedi competenti,
le porgo i più cordiali saluti.
CPS Avellino - Coordinamento precari scuola Avellino
Facebook: Coordinamento precari scuola Avellino (CPS)
cpsavellino@gmail.com
Questa è la risposta:
da "info@biazzocultura.it"
precari irpini
data
01/set/2009 12.37
oggetto
re: Dramma precari
Conosco benissimola situazionme e sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa. Mi sono prodigato per il tempo pieno, riuscendo a tyampomnare ventuno posizioni, e ne ho parlato congabriele,l'assesore regionale...
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