sabato 29 agosto 2009
Emozione negata …
Emozione negata … ad un insegnante
Una profonda nostalgia mi assale, qui in piena calura estiva. Nostalgia di un fine agosto, diventata per anni il tormentone dell’estate: insegnerò quest’anno? posti disponibili? Quale sarà la mia sede scolastica?
Quanto darei per rivivere quelle emozioni che provavo in quei giorni, pur sapendo alla fine la solita mortificazione, il licenziamento, il 30 giugno. Un rituale, assunzione a settembre, licenziamento a giugno. Anche nella precarietà, nell’umiliazione, si possono cogliere forti emozioni. Nostalgia di un momento, di una emozione rubata.
L’immediata vigilia in trepida attesa per l’avvicinarsi di quell’attimo, la convocazione per il solito incarico annuale.
Rimpiango quello stato di agitazione e di ansia che il mio animo provava, prima dell’agognato momento: il giorno della convocazione.
Partivo da casa sempre in abbondante anticipo, per scongiurare qualsiasi ritardo rispetto l’ora fissata.
Era un momento bellissimo, davanti all’androne, rincontravi vecchi colleghi con i quali condividevi le stesse emozioni e le stesse ansie. Ingannavi il tempo dell’attesa parlando delle disponibilità, della sede preferita. Parlavi, naturalmente, almeno i cinquantenni di questa precarietà, della stabilizzazione sempre promessa e puntualmente disattesa. Le offese e le umiliazioni che eravamo ogni anno costretti a subire.
Ecco, poi, il momento culminante. Rispondi all’invito, ti avvii lentamente timoroso verso il dirigente. Ti siedi, prendi atto delle disponibilità, rifletti un attimo e poi accetti la sede. Un foglio di carta e via, traballante verso l’uscita, un breve commento con i colleghi ancora in attesa. Saluti, auspichi tanta fortuna ed un arrivederci al prossimo anno.
Corsa trepidante per conoscere la nuova sede.
Ed ora neanche più la possibilità di vivere quei momenti, anche se nella precarietà, ma tanto emozionanti. Qualcuna … ha infranto questo attimo, ha fatto svanire definitivamente questo sogno, ha negato questa emozione.
Luigi D’Onofrio
Una profonda nostalgia mi assale, qui in piena calura estiva. Nostalgia di un fine agosto, diventata per anni il tormentone dell’estate: insegnerò quest’anno? posti disponibili? Quale sarà la mia sede scolastica?
Quanto darei per rivivere quelle emozioni che provavo in quei giorni, pur sapendo alla fine la solita mortificazione, il licenziamento, il 30 giugno. Un rituale, assunzione a settembre, licenziamento a giugno. Anche nella precarietà, nell’umiliazione, si possono cogliere forti emozioni. Nostalgia di un momento, di una emozione rubata.
L’immediata vigilia in trepida attesa per l’avvicinarsi di quell’attimo, la convocazione per il solito incarico annuale.
Rimpiango quello stato di agitazione e di ansia che il mio animo provava, prima dell’agognato momento: il giorno della convocazione.
Partivo da casa sempre in abbondante anticipo, per scongiurare qualsiasi ritardo rispetto l’ora fissata.
Era un momento bellissimo, davanti all’androne, rincontravi vecchi colleghi con i quali condividevi le stesse emozioni e le stesse ansie. Ingannavi il tempo dell’attesa parlando delle disponibilità, della sede preferita. Parlavi, naturalmente, almeno i cinquantenni di questa precarietà, della stabilizzazione sempre promessa e puntualmente disattesa. Le offese e le umiliazioni che eravamo ogni anno costretti a subire.
Ecco, poi, il momento culminante. Rispondi all’invito, ti avvii lentamente timoroso verso il dirigente. Ti siedi, prendi atto delle disponibilità, rifletti un attimo e poi accetti la sede. Un foglio di carta e via, traballante verso l’uscita, un breve commento con i colleghi ancora in attesa. Saluti, auspichi tanta fortuna ed un arrivederci al prossimo anno.
Corsa trepidante per conoscere la nuova sede.
Ed ora neanche più la possibilità di vivere quei momenti, anche se nella precarietà, ma tanto emozionanti. Qualcuna … ha infranto questo attimo, ha fatto svanire definitivamente questo sogno, ha negato questa emozione.
Luigi D’Onofrio
venerdì 28 agosto 2009
Antonella Vaccaro era stata convocata dal PD...
Antonella Vaccaro era stata convocata dal PD per parlare di precariato... leggete di come la cosiddetta "opposizione" sta trattando una nostra collega precaria!!
Cari colleghi
molti di voi sapevano che domani 29 agosto sarei dovuta andare a genova a parlare di precariato all'interno del festino pd
per settimane la redazione giornalistica che organizza l'evento mi ha tempestata di telefonate x fami domande sulle graduatorie, per sapere la mia storia , x sapere la situazione in italia etc etc
era tutto pronto fino a martedi ultima telefonata in cui mi è stato detto: ok signora la chiamerà l'organizzazione x comunicarle le modalità di partenza e alloggio.
la collega che mi doveva accompagnare è rientrata prima da procida e io avevo preso una badante x tenere compagnia a mia madre visto che i miei fratelli sono ancora in vacanza
sono le 20 e 10 del 28 agosto e io non ho ricevuto alcuna telefonata
ho un numero di cell di una delle ultime signorine varie che mi hanno chiamato ma per una questione di principio non ho voluto chiamare, chiamerò domani
ho fatto un'analisi di quanto accaduto: credo che abbiano riflettuto su chi avessero invitato ( non parlo di me persona non sono cosi presuntuosa)
credo che si siano resi conto che invitare i precari napoletani non era conveniente noi rappresentiamo per eccellenza i tagli targati fioroni, io in particolare rientro nel piano salva precari regionale e io stessa l'ho rinfacciato a fiorni il 1 aprile alla camera
ho aspettato che si facessero le 20 prima di scrivere a voi, e dopo cena ( me magno una bella pizza alla faccia loro) lo scrivo ovunque
basta sono stanca , io avrei viaggiato 8 ore in un treno sabato e 8 ore domenica pur di parlare 10 minuti di precariato , in cambio non ho ricevuto nemmeno il rispetto e la cortesia di avvisarmi che non eravamo graditi
aiutatemi a diffondere questo scorretto comportamento quando lo pubblico su facebook condividete tutti
scusate lo sfogo un abbraccio a tutti voi
Cari colleghi
molti di voi sapevano che domani 29 agosto sarei dovuta andare a genova a parlare di precariato all'interno del festino pd
per settimane la redazione giornalistica che organizza l'evento mi ha tempestata di telefonate x fami domande sulle graduatorie, per sapere la mia storia , x sapere la situazione in italia etc etc
era tutto pronto fino a martedi ultima telefonata in cui mi è stato detto: ok signora la chiamerà l'organizzazione x comunicarle le modalità di partenza e alloggio.
la collega che mi doveva accompagnare è rientrata prima da procida e io avevo preso una badante x tenere compagnia a mia madre visto che i miei fratelli sono ancora in vacanza
sono le 20 e 10 del 28 agosto e io non ho ricevuto alcuna telefonata
ho un numero di cell di una delle ultime signorine varie che mi hanno chiamato ma per una questione di principio non ho voluto chiamare, chiamerò domani
ho fatto un'analisi di quanto accaduto: credo che abbiano riflettuto su chi avessero invitato ( non parlo di me persona non sono cosi presuntuosa)
credo che si siano resi conto che invitare i precari napoletani non era conveniente noi rappresentiamo per eccellenza i tagli targati fioroni, io in particolare rientro nel piano salva precari regionale e io stessa l'ho rinfacciato a fiorni il 1 aprile alla camera
ho aspettato che si facessero le 20 prima di scrivere a voi, e dopo cena ( me magno una bella pizza alla faccia loro) lo scrivo ovunque
basta sono stanca , io avrei viaggiato 8 ore in un treno sabato e 8 ore domenica pur di parlare 10 minuti di precariato , in cambio non ho ricevuto nemmeno il rispetto e la cortesia di avvisarmi che non eravamo graditi
aiutatemi a diffondere questo scorretto comportamento quando lo pubblico su facebook condividete tutti
scusate lo sfogo un abbraccio a tutti voi
giovedì 27 agosto 2009
La grande vigliaccata
La grande vigliaccata
Il dramma che si sta consumando in questa nefasta legislatura era annunciato già da tempo. E’ da anni infatti, a partire dal primo governo Prodi e poi D’Alemache si sta tentando di mettere le mani sulla bella torta delle finanze pubbliche destinate all’istruzione: una delle ultime grandi privatizzazioni. Per raggiungere questo scopo chi ci governa sa bene che è necessario smantellare il concetto di istruzione statale e pubblica. Sono questi infatti i due principi fondamentali che questo governo sta tentando di scardinare nel nostro Paese, nella legislazione, nella cultura della gente, degli utenti del servizio e che secondo noi vanno entrambi difesi da chi crede veramente nello stato (art.3 della Costituzione), nella democrazia e non nel liberismo.
Fanno credere che si tratta di tagli per dare ossigeno alle casse dello stato ma non è così. Stanno solo approfittando della paura generale, della crisi ecc. La verità, la vigliaccata è che con queste sciagurate manovre (mascherate da riforme, risanamenti o modernizzazioni) stanno creando i presupposti per spartirsi la torta, di cui sopra, con varie operazioni legislative, ivi compresa la proposta dei “buoni scuola” destinati alle istituzioni scolastiche che raccolgono iscrizioni ( che rappresenteranno di fatto il budget a disposizione dei dirigenti per pagare i propri "dipendenti") L’esperimento è in atto già da tempo da qualche parte in veneto, quindi a livello regionale.
I beneficiari saranno soprattutto le istituzioni scolastiche paritarie, religiose, in primis quelle cattoliche. Non si tratta di anticlericalismo sfrenato o ateismo e tutte le palle che dicono per controbattere, si tratta della semplice, cruda realtà dei fatti, una verità storica da più di 10 anni.
Ed è una storia che non ha fine: dalla legge ad hoc del 2003 per immettere in ruolo gli insegnanti di religione al continuo elargire risorse alle scuole cattoliche, con interventi legislativi approvati da maggioranza e opposizione: l’ultima iniziativa è di tre o quattro mesi fa, rigorosamente bipartisan.
Mi dispiace per i colleghi precari cattolici ma le cose stanno esattamente così. Qui la religione, la religiosità non c’entrano nulla!
Oltre a questo i tagli serviranno senz’altro a pagare anche gli arricchimenti vari come il ponte sullo stretto, le centrali nucleari, l’expo di Milano e tante altre belle storie.
E questa “riforma-deriva” aziendale della nostra scuola statale è solo un anticipo di quello che il trio D’Aprea-Gelmini-Tremonti ci serviranno nell’arco di 2 anni al massimo. E’ pronto infatti alla VII commissione (cultura) il ddl n°953 - “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti"".
Si parla di fondazioni, di consigli di indirizzo al posto dei consigli di istituto: di fatto diventeranno consigli di amministrazione aperti a soggetti esterni (!!!). Saranno ridimensionate le rsu.
http://www.zic.it/zic/articles/art_3326.html
http://www.forumscuole.it/scuoladellarepubblica/ddl-aprea/la-nuova-proposta-di-legge-aprea-attacco-bipartisan-alla-scuola-della-repubblica/view
E voi, cari e privilegiati ( non ancora per molto) colleghi di ruolo, per una volta almeno nella vostra vita andate su internet per informarvi su quello che accadrà anche a voi, provate e scoprirete che non si tratta purtroppo delle solite lamentele dei “supplenti”!!! Andate a cercare le notizie, ad informarvi su che cosa i nostri famigerati legislatori intendono per "...revisione dello stato giuridico dei docenti" e se il vostro distacco per una volta lo consente, scoprirete
ciò che vi stanno preparando!!!
Rivolgiamo un appello ai precari di Avellino e provincia affinché si tengano sempre in contatto con in nostro CPS sia su Facebook che sul nostro blog appena attivato: http://cpsavellino.blogspot.com/ - cpsavellino@gmail.com per organizzare iniziative.
CPS Avellino
Il dramma che si sta consumando in questa nefasta legislatura era annunciato già da tempo. E’ da anni infatti, a partire dal primo governo Prodi e poi D’Alemache si sta tentando di mettere le mani sulla bella torta delle finanze pubbliche destinate all’istruzione: una delle ultime grandi privatizzazioni. Per raggiungere questo scopo chi ci governa sa bene che è necessario smantellare il concetto di istruzione statale e pubblica. Sono questi infatti i due principi fondamentali che questo governo sta tentando di scardinare nel nostro Paese, nella legislazione, nella cultura della gente, degli utenti del servizio e che secondo noi vanno entrambi difesi da chi crede veramente nello stato (art.3 della Costituzione), nella democrazia e non nel liberismo.
Fanno credere che si tratta di tagli per dare ossigeno alle casse dello stato ma non è così. Stanno solo approfittando della paura generale, della crisi ecc. La verità, la vigliaccata è che con queste sciagurate manovre (mascherate da riforme, risanamenti o modernizzazioni) stanno creando i presupposti per spartirsi la torta, di cui sopra, con varie operazioni legislative, ivi compresa la proposta dei “buoni scuola” destinati alle istituzioni scolastiche che raccolgono iscrizioni ( che rappresenteranno di fatto il budget a disposizione dei dirigenti per pagare i propri "dipendenti") L’esperimento è in atto già da tempo da qualche parte in veneto, quindi a livello regionale.
I beneficiari saranno soprattutto le istituzioni scolastiche paritarie, religiose, in primis quelle cattoliche. Non si tratta di anticlericalismo sfrenato o ateismo e tutte le palle che dicono per controbattere, si tratta della semplice, cruda realtà dei fatti, una verità storica da più di 10 anni.
Ed è una storia che non ha fine: dalla legge ad hoc del 2003 per immettere in ruolo gli insegnanti di religione al continuo elargire risorse alle scuole cattoliche, con interventi legislativi approvati da maggioranza e opposizione: l’ultima iniziativa è di tre o quattro mesi fa, rigorosamente bipartisan.
Mi dispiace per i colleghi precari cattolici ma le cose stanno esattamente così. Qui la religione, la religiosità non c’entrano nulla!
Oltre a questo i tagli serviranno senz’altro a pagare anche gli arricchimenti vari come il ponte sullo stretto, le centrali nucleari, l’expo di Milano e tante altre belle storie.
E questa “riforma-deriva” aziendale della nostra scuola statale è solo un anticipo di quello che il trio D’Aprea-Gelmini-Tremonti ci serviranno nell’arco di 2 anni al massimo. E’ pronto infatti alla VII commissione (cultura) il ddl n°953 - “Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti"".
Si parla di fondazioni, di consigli di indirizzo al posto dei consigli di istituto: di fatto diventeranno consigli di amministrazione aperti a soggetti esterni (!!!). Saranno ridimensionate le rsu.
http://www.zic.it/zic/articles/art_3326.html
http://www.forumscuole.it/scuoladellarepubblica/ddl-aprea/la-nuova-proposta-di-legge-aprea-attacco-bipartisan-alla-scuola-della-repubblica/view
E voi, cari e privilegiati ( non ancora per molto) colleghi di ruolo, per una volta almeno nella vostra vita andate su internet per informarvi su quello che accadrà anche a voi, provate e scoprirete che non si tratta purtroppo delle solite lamentele dei “supplenti”!!! Andate a cercare le notizie, ad informarvi su che cosa i nostri famigerati legislatori intendono per "...revisione dello stato giuridico dei docenti" e se il vostro distacco per una volta lo consente, scoprirete
ciò che vi stanno preparando!!!
Rivolgiamo un appello ai precari di Avellino e provincia affinché si tengano sempre in contatto con in nostro CPS sia su Facebook che sul nostro blog appena attivato: http://cpsavellino.blogspot.com/ - cpsavellino@gmail.com per organizzare iniziative.
CPS Avellino
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